Oh, Valve. È difficile non parlarne quando si tratta di giochi per PC e mercati, dato quanto è grande Steam come piattaforma; migliaia di giochi di migliaia di sviluppatori sono tutti disponibili in un unico posto conveniente. Tuttavia, data la convenienza, la vetrina, e successivamente Valve, non sono immuni da controversie.
Oggi, in un rapporto di Bloomberg, ha rivelato che la società può e dovrà affrontare una causa antitrust questa settimana. La decisione arriva dal giudice distrettuale degli Stati Uniti John C. Coughenour e sembra essere una continuazione della causa di Wolfire Gaming contro Steam dello scorso aprile, affermando che utilizzano il taglio del 30% come mezzo per”sfruttare editori e consumatori”.
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C’è un po’di contesto in quest’ultima frase; Steam prende una riduzione del 30% di tutte le vendite di un gioco per mantenere quel gioco su Steam e Steam afferma che questo prezzo è ancora competitivo come lo era 18 anni fa (tramite Protocollo). Wolfire vede questo come un punto di contesa a causa della Steam Key Price Parity Provision.
La Steam Key Price Parity Provision garantisce che gli editori non vendano i loro giochi a un prezzo migliore su un’altra piattaforma. Come risultato di queste pratiche, altri negozi lottano per competere con Steam e, secondo quanto riferito, sviluppatori ed editori non hanno altra scelta che continuare a vendere ling sulla vetrina di Valve. Almeno questo è ciò che sostiene Wolfire Gaming.
Comunque, torniamo all’aggiornamento di oggi. Il giudice Coughenour aveva affermato quanto segue:
La società”presumibilmente applica questo regime attraverso una combinazione di regole scritte e non scritte”imponendo le proprie condizioni su come vengono venduti e prezzati anche i giochi non abilitati a Steam. Queste accuse sono sufficienti per sostenere plausibilmente una condotta illecita.
Questi aggiornamenti sono preceduti dal fatto che Steam ha presentato istanza di respingere queste affermazioni lo scorso luglio, cosa che alla fine è avvenuta a novembre. La sentenza è arrivata anche con l’avviso che Wolfire potrebbe presentare un’altra denuncia affrontando le questioni evidenziate nel licenziamento, entro 30 giorni. E visto quello che sta succedendo oggi, è esattamente quello che è successo.
Continueremo ad aggiornare questa storia man mano che si sviluppa.