Apple è ancora una volta nel mirino di un’entità non praticante, con una nuova causa intentata che sfrutta i brevetti di ricarica wireless sviluppati dal colosso tecnologico coreano LG.
Scramoge Technology, con sede a Dublino, ha intentato causa contro Apple presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il distretto occidentale del Texas, favorevole ai titolari di brevetti, sostenendo che iPhone, Apple Watch e AirPods violano una serie di brevetti acquisiti da LG.
I brevetti in tuta includono i brevetti statunitensi n. 9,806,565, 10.804.740, 9,843,215 e 10.424.941, alcuni dei quali sono stati assegnati a Scramoge a febbraio. Ogni brevetto riguarda metodi per trasmettere energia in modalità wireless da un dispositivo all’altro.
LG Innotek, accreditato come assegnatario originale dell’IP, è forse meglio conosciuto per lo sviluppo e la produzione di componenti elettronici ottici, anche se l’azienda si occupa anche di telefoni cellulari e componenti automobilistici.
Apple attualmente utilizza la tecnologia di ricarica wireless in iPhone, Apple Watch e AirPods e la tuta si rivolge a ciascun prodotto come un dispositivo offensivo. Nella denuncia ci sono tutti i modelli di iPhone di iPhone 8, tutti i modelli di Apple Watch e tutti i modelli di AirPods a parte AirPods Max.
Scramoge analizza la violazione per richiesta di brevetto, anche se le letture coprono le generalità comuni nel campo della ricarica wireless e dimostrabilmente in uso da alcuni dei principali produttori. Ad esempio, le rivendicazioni sfruttate nel brevetto 842 riguardano bobine di alimentazione sovrapposte e unità di schermatura, un design che funge da base per gli standard di ricarica wireless.
Va notato che Apple si affida a Qi per iPhone e AirPods, ma utilizza un proprio protocollo per Apple Watch. L’anno scorso l’azienda ha lanciato MagSafe per iPhone, un sistema di ricarica wireless magnetico che aumenta la velocità di ricarica a 15 watt se abbinato a una porta USB da 20 W. Adattatore di alimentazione C.
Scramoge chiede un’ingiunzione contro la violazione di dispositivi, danni, licenze e spese giudiziarie nel suo reclamo.