Il governo indonesiano sta seriamente pensando di bloccare molti servizi online tradizionali nel paese. Il governo locale ne ha già bandito alcuni, tra cui Steam, Epic Games, PayPal e Yahoo. Tutte queste società non hanno rispettato un nuovo requisito relativo alle leggi restrittive sulla moderazione dei contenuti del Paese.

In altre parole, le nuove regole richiedono ai”Fornitori di sistemi elettronici privati”di registrarsi presso il database del governo per operare nel paese. In caso contrario, saranno tutti banditi immediatamente.

Perché il governo indonesiano sta bloccando il servizio online?

In genere, questi requisiti fanno parte di una legge generale, vale a dire MR5. Inizialmente, è stato introdotto nel 2020. Il governo indonesiano ha approvato le leggi in modo che potessero ottenere dati su utenti specifici. Inoltre, poiché hanno il controllo completo sulla loro attività, il governo può insistere per rimuovere i contenuti che”disturbano l’ordine pubblico”o sono considerati illegali. Qualsiasi piattaforma che rientri in questa categoria di”Fornitori di sistemi elettronici privati”ha 4 ore per intervenire sulle richieste di rimozione”urgenti”o 24 ore nel caso di qualsiasi altro contenuto.

Nel 2021. il Il gruppo per i diritti digitali Electronic Frontier Foundation (EFF) ha riferito che le leggi indonesiane violano i diritti umani. È difficile non essere d’accordo con questo perché si scopre che il governo locale sarà in grado di decidere quale contenuto è giusto e quale è sbagliato. All’inizio di luglio 202, l’EFF ha inviato una lettera al Ministero indonesiano delle comunicazioni e dell’informazione (Kominfo). Nella lettera ufficiale si legge che il governo dovrebbe annullare le sue”regole invasive di moderazione dei contenuti”.

I servizi citati non sono disponibili nel Paese e ciò ha causato disagi. Tuttavia, Apple, Microsoft, Google, Amazon, TikTok, Twitter, Netflix e Spotify hanno registrato una licenza la scorsa settimana.

Aggiornamento rapido per chi chiede-

I blocchi non sono permanenti, presupponendo che le società si registrino e rispettino il regolamento, e Kominfo ha già contattato queste società per garantire la conformità e annullare il blocco.

Ecco un elenco dei servizi interessati: pic.twitter.com/6K121xVEMP

— Daniel Ahmad (@ZhugeEX) 30 luglio 2022

Il direttore generale di Kominfo Semuel Abrijani Pangerapan ha affermato che PayPal rimarrà comunque accessibile per 5 giorni a partire dal 31 luglio. Sperano che questa finestra dia”tempo sufficiente agli utenti per migrare, ottenere i loro soldi e trovare altri servizi”.

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