Apple punta a triplicare le sue entrate pubblicitarie da $ 4 miliardi all’anno a cifre a due cifre espandendo la sua pubblicità a più app.
Nel ultima edizione della sua newsletter”Power On”, Gurman scrive che il vicepresidente delle piattaforme pubblicitarie di Apple Todd Teresi vuole triplicare le entrate pubblicitarie attuali e la prima mossa per raggiungerlo potrebbe essere quello di portare annunci nell’app Maps. Apple ha testato internamente l’aggiunta di spot sponsorizzati nei risultati di ricerca di Maps, riferisce Gurman, e se li distribuisce agli utenti di Maps, potrebbe essere solo l’inizio di un’espansione più ampia.
Gurman ipotizza che anche Apple potrebbe portare annunci pubblicitari sulle vetrine digitali delle sue app Libri e Podcast, mentre un fattore di guadagno ancora più redditizio potrebbe essere Apple TV+, se l’azienda dovesse seguire l’esempio di Netflix e Disney+ fornendo un livello supportato dalla pubblicità.
Apple ha già annunciato che amplierà la portata della sua attività pubblicitaria nell'”App Store”, con nuovi posizionamenti in arrivo nella schermata”Oggi”e nelle singole pagine delle app, che consentiranno agli sviluppatori di pagare per gli slot al di fuori della scheda Cerca e risultati di ricerca per la prima volta.
Tuttavia, Apple sarà consapevole del fatto che anche un lieve insinuarsi in altre aree del software Apple potrebbe rovinare l’esperienza premium che gli utenti si aspettano dai suoi dispositivi, lasciandola anche aperta a maggiori critiche sulla sua App Tracki ng Transparency (ATT) framework che, secondo alcuni, ha avuto un impatto negativo sostanziale sia sulle grandi che sulle piccole imprese.
Le regole di tracciabilità ATT di Apple sono attualmente allo studio in Germania ai sensi del diritto della concorrenza per accertare se lo siano l’autopreferenza di Apple o l’impedimento alle app di terze parti. Apple ha contestato i suggerimenti secondo cui il suo quadro ATT ha ingiustamente avvantaggiato l’azienda a scapito di terze parti.
All’inizio di quest’anno ha commissionato uno studio sull’impatto dell’ATT condotto dalla Divisione Marketing della Columbia Business School. Lo studio ha concluso che è improbabile che Apple abbia visto un vantaggio finanziario significativo dal lancio della funzione sulla privacy e che le affermazioni contrarie erano speculative e mancavano di prove a sostegno.