Street Fighter 6 sembra lucido da morire: chiariamolo fin dall’inizio. Rappresenta un’enorme correzione di rotta dai controversi passi falsi di SFV, ma non ha eliminato tutto dal gioco precedente: tutto ciò che è recuperabile è stato ripetuto e migliorato, risultando in una miscela di SF4, SF5 e un’ampia gamma di nuove idee.

Juri è tornata, con un mix di mosse della sua incarnazione SF4 e SF5.

La sessione pratica di Alex con la build del Tokyo Game Show si è concentrata su quattro personaggi appena rivelati: il potente ma ingombrante Guile, per cominciare. Juri, la cui incarnazione SF6 è un perfezionamento della sua versione SF5 ma con alcune delle sue mosse preferite dai fan introdotte da SF4. Kimberly, un personaggio completamente nuovo per SF6 ma con forti legami con la più ampia tradizione di Capcom.

Questo è Hobo Ken, un personaggio di Street Fighter sfortunato, da non confondere con Hoboken, una città del New Jersey.

E, infine, Ken Masters; risplende qui nel suo abito dell’era”lei ha trasformato i svezzati contro di noi”. Nonostante il divorziato-chic, però, è sempre lo stesso vecchio Ken: se era il tuo principale nel 1991, sembrerà di essere di nuovo a casa. Supponendo che non abbia ottenuto la casa.

Visivamente, è il più bello dell’era 3D Street Fighters e, per i nostri soldi, ha il design dei personaggi più bello dai tempi di Street Fighter 2. Capcom si sta anche sforzando di risolve il famigerato problema del tutorial di Street Fighter con World Tour, una delle tre modalità distintive di SF6, descritta dall’editore all’inizio dell’anno come una”storia coinvolgente per giocatore singolo”, che è musica per le orecchie di chiunque ami Street Fighter ma è merda su online (tutti).

Se Capcom può fare tutto per una versione del primo trimestre 2023 e se il prezzo è giusto, qui sarà un vincitore assoluto.

Per un uno sguardo più approfondito al nocciolo della copertura di Street Fighter 6, controlla l’ultima anteprima di Alex della build TGS.

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