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Secondo l’NLRB, i vertici di Apple hanno impedito ai lavoratori di organizzarsi costringendoli e interferendo con gli sforzi dell’organizzazione.
In una dichiarazione, il National Labour Relations Board (NLRB) riteneva che Apple avesse violato il National Labour Relations Act. L’NLRB ha affermato di aver”ritenuto il merito di accusare le presunte dichiarazioni e comportamenti di Apple-compresi i dirigenti di alto livello-che violavano anche il National Labour Relations Act”.
I pubblici ministeri di NLRB affermano che le”varie regole di lavoro”di Apple hanno interferito con i diritti dei dipendenti all’azione collettiva.
Come Bloomberg sottolinea, a meno che Apple non si accontenti, il direttore regionale di NLRB presenterà un reclamo contro il gigante tecnologico con sede a Cupertino.
A dicembre, l’NLRB ha annunciato di avere le prove che Apple ha utilizzato tattiche antisindacali per fermare gli sforzi di sindacalizzazione, compresi gli interrogatori e la coercizione dei dipendenti.
Apple è stata a lungo sospettata di impegnarsi in tattiche antisindacali, in particolare nella sua sede di Atlanta, in Georgia. A maggio, i lavoratori al dettaglio dell’Apple Cumberland Mall hanno accusato l’azienda di contrastare una campagna sindacale in corso.
A ottobre, Apple ha ricevuto un reclamo dall’NLRB per accuse di violazione del sindacato in un negozio di New York City.
A novembre, il negozio al dettaglio di Apple nel St. Louis Galleria Mall ha abbandonato la sua offerta di sindacalizzazione, accusando l’ostilità dell’azienda nei confronti di tali sforzi.