La National Telecommunications and Information Administration (NTIA) ha indagato sia su Apple che su Google e, più specificamente, sul loro app store. I funzionari hanno scoperto che le piattaforme sono dannose in modi che portano all’inflazione dei prezzi e ai limiti dell’innovazione.
Anche se l’NTIA non esita ad ammettere che sia Google Play che l’AppStore offrono numerosi vantaggi, il rapporto ufficiale afferma che sono anche dannosi per la concorrenza in modi che incidono allo stesso modo su utenti e sviluppatori.
Ma in che modo la Big Tech può essere così dannosa? Bene, il succo è che entrambe le società hanno essenzialmente posto delle barriere per gli sviluppatori sotto forma di tariffe e restrizioni sulle funzionalità, che risuonano così pesantemente, che porta alcune app a funzionare meglio di altre.
E sì, se questo suona familiare, potrebbe essere perché di recente abbiamo riferito di come Apple sia già indagata per pratiche anticoncorrenziali in Brasile.
Beh, almeno Google e Apple competono tra loro con fantastici telefoni economici.
Inoltre, il ramo esecutivo ha praticamente affermato che il sistema attualmente stabilito per gli acquisti in-app è vantaggioso solo Google e Apple. Sulla base di ciò, l’appello qui è che queste piattaforme diventino più aperte, il che aprirebbe la strada a una sana concorrenza.
Ovviamente, Google e Apple non si sono messi a sedere. Hanno sostenuto numerose volte che gli app store di terze parti potrebbero potenzialmente portare a rischi per la privacy e problemi di sicurezza. Ergo, questo blocco sul modo in cui funzionano le cose è principalmente lì per proteggere gli utenti.
Il rapporto, tuttavia, lo confuta concludendo che esistono alternative in grado di fornire lo stesso livello di sicurezza, pur essendo una soluzione più accogliente.
Google non ha risposto ufficialmente alla segnalazione, ma Apple si è fatta avanti con un commento. The Cupertino Company afferma di essere”rispettosamente in disaccordo”con una serie di conclusioni del rapporto, poiché cita ancora una volta la privacy e la sicurezza per i suoi utenti.
Non possiamo fare a meno di notare che ci sono molti storie e rapporti simili che volano in giro. Forse è solo un segno dei tempi, o forse il governo sta davvero cercando di spingere Google e Apple fuori dai riflettori. Solo il tempo lo dirà, ma speriamo che alla fine gli utenti guadagnino più di quanto perdano.