Apple ha espulso un’app social destinata alle persone non vaccinate dall’App Store , nel tentativo di fermare la diffusione della disinformazione sul COVID-19.
Unjected, un’app lanciata a maggio e originariamente destinata agli appuntamenti e alle presentazioni in una comunità che supporta”l’autonomia medica e la libertà di parola”, è stata aggiornata per introdurre più elementi sociali. Un feed social ha dato agli utenti l’opportunità di contribuire con contenuti, che da allora sono diventati un grattacapo per gli sviluppatori dell’app.
Una revisione dell’app per la versione Android condotta da Google Play ha ritenuto che non avesse sufficientemente controllato i contenuti generati dagli utenti per la disinformazione, report Bloomberg. Le e-mail inviate allo sviluppatore da Google citavano post sui vaccini COVID-19 in questione, comprese le affermazioni che erano”modificatori sperimentali del gene dell’mRNA”.”, così come le menzioni del 5G e delle narrazioni sui microchip.
Dopo che Google ha consigliato all’app di rimuovere i post in due settimane o di essere ritirato, gli sviluppatori hanno rimosso l’elemento del feed social. Secondo il co-fondatore Shelby Thompson, ci sono piani per riportare il feed social, insieme ai post segnalati, e intende”rimanere sotto il radar”dei team di revisione di Google.
Altri elementi dell’app sono rimasti intatti, tra cui chat room, una directory di attività”non vaccinate”e un database di gruppi sanguigni degli utenti.
Dopo essere stata contattata per il rapporto, Apple ha ritirato l’app dall’App Store. Nella sua e-mail agli sviluppatori, Apple afferma che l’app”si riferisce in modo inappropriato alla pandemia di COVID-19 nel suo concetto o tema”.
Unjected è ben lungi dall’essere la prima app ad essere estratta dall’App Store per le visualizzazioni degli utenti dell’app.
A gennaio, Apple ha ritirato Parler dall’App Store per l’incapacità di moderare sufficientemente i suoi utenti, tra le accuse che è stato utilizzato per coordinare l’attacco al Campidoglio degli Stati Uniti. Apple in seguito informò il Congresso che l’app aveva ha migliorato la sua moderazione dei contenuti abbastanza da tornare alla vetrina digitale.