Qualche tempo fa, Google ha rivelato che utilizzerà i suoi chip Tensor interni in Pixel 6 e Pixel 6 Pro, ma i piani dell’azienda lo fanno non si ferma qui, secondo un nuovo rapporto. Apparentemente, svilupperà anche silicio personalizzato per Chromebook e tablet, con il primo SoC che verrà rivelato nel 2023.
Google ha iniziato ad assumere ingegneri di chip di vari paesi per sviluppare silicio personalizzato per vari prodotti
Pochissime aziende come Google hanno il sostegno finanziario e le risorse per sviluppare un chip personalizzato per prodotti diversi. Apple ha già mostrato il successo dell’utilizzo dell’M1 nella sua linea Mac, quindi Google tenterà probabilmente di replicare quel successo con i propri chipset. Secondo un nuovo rapporto di Nikkei Asia, Google svelerà questi nuovi chip entro il 2023, il che potrebbe richiedere molto tempo, ma ricorda che ci vuole una grande quantità di sforzi e fondi per sviluppare un silicio personalizzato.
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Anche per un’azienda come Google, i costi sono esorbitanti. Secondo Peter Hanbury, un partner della società di consulenza Bain & Co., ha dichiarato a Nikkei Asia che il costo della progettazione di un chip 5nm all’avanguardia è ora di circa $ 500 milioni, rispetto ai circa $ 50 milioni per sviluppare un chip utilizzando tecnologie di produzione più mature, come la tecnologia a 28 nm. Google ha anche iniziato ad assumere ingegneri di chip da India, Israele e Taiwan per raggiungere il suo obiettivo.
“Pochissimi giocatori hanno le competenze o le risorse finanziarie per progettare i propri chip, quindi i giocatori tipici considerano questo percorso tendono ad essere giocatori estremamente grandi, come i fornitori di servizi cloud, o hanno applicazioni molto preziose per questi chip appositamente progettati.”
Google ha chiesto a Samsung di produrre in serie il Tensor utilizzando i suoi 5 nm tecnologia, quindi supponendo che il gigante Moutain View sia impressionato da ciò che alimenta i prossimi Pixel 6 e Pixel 6 Pro, probabilmente manterrà il produttore sudcoreano per ordini futuri. Se Samsung non riuscirà a stupire con i suoi nodi avanzati, Google probabilmente volgerà lo sguardo verso TSMC, che è preferito da aziende come Apple per sviluppare chip da utilizzare in vari prodotti.
Ci si aspetta che Google raggiunga il stessi obiettivi della M1; enormi guadagni di prestazioni con metriche di efficienza energetica impressionanti. L’unico problema è che dovremo aspettare un po’per vedere questi chip in azione. Incrociamo le dita affinché il Tensor che alimenta Pixel 6 e Pixel 6 Pro illumini qualche speranza per le future iterazioni dei chip.
Fonte notizie: Nikkei