Sono emerse nuove informazioni su Blue Origin di Jeff Bezos che si è mosso per citare in giudizio la NASA per la decisione dell’agenzia spaziale di assegnare a SpaceX di Elon Musk il contratto di atterraggio lunare da 2,9 miliardi di dollari.
I documenti legali ottenuti da The Verge con il Freedom of Information Act rivelano la base di alcune argomentazioni avanzate da Blue Origin. Mentre i documenti legali sono circa un centinaio di pagine in totale, alcuni dei punti principali che possono essere derivati sono ciò che Blue Origin considera essere la base della sua argomentazione. Blue Origin sostiene di essere stata trattata ingiustamente durante il processo di selezione per il premio di 2,9 miliardi di dollari e che la NASA non le ha dato l’opportunità di rinegoziare il prezzo della sua proposta.
Durante il processo di selezione, Blue Origin era consapevole che il Congresso non stava dando alla NASA tutti i finanziamenti richiesti, costringendo essenzialmente l’agenzia spaziale a un budget più ristretto. Blue Origin ha dato la sua proposta di 5,9 miliardi di dollari alla NASA per il suo programma Artemis, a cui la NASA ha rifiutato l’offerta e ha selezionato la proposta di SpaceX che era quasi la metà del prezzo. In risposta alla decisione della NASA di andare con SpaceX, Blue Origin sostiene che non le è stata data l’opportunità di rinegoziare il prezzo della sua proposta come era SpaceX.
Inoltre, Blue Origin sostiene che la NASA ha cambiato i parametri di la concorrenza”rinuncia“alla sua richiesta di avere revisioni della sicurezza del governo prima di ogni lancio del suo veicolo Starship nella sua proposta. Una decisione presa dopo la selezione di SpaceX e durante le rinegoziazioni delle proposte. Nel contesto di questa affermazione, la proposta di SpaceX prevedeva 16 lanci, mentre quella di Blue Origin prevedeva tre lanci.
La NASA”ha rinunciato“al requisito per SpaceX di avere Flight Readiness Review, come SpaceX proposta richiede lanci consecutivi in un breve lasso di tempo. Le revisioni della disponibilità del volo vengono eseguite 14 giorni prima del lancio e queste scadenze non corrispondono. Da qui il requisito revocato per SpaceX. Blue Origin sostiene che se avesse saputo che le Flight Readiness Reviews erano flessibili, l’azienda avrebbe progettato un lander completamente diverso.
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