Quando l’originale Tomb Raider è stato lanciato nel 1996, i giocatori sono rimasti abbagliati dai suoi ampi ambienti 3D, dalla grafica impressionante, dal gameplay coinvolgente e, naturalmente, dalla sua protagonista Lara Croft. Anche se il gioco potrebbe sembrare un po’approssimativo per gli standard odierni, allora non c’era davvero niente di simile e, secondo il co-fondatore di Core Design, Jeremy Heath-Smith, era sempre destinato al successo.

In un’intervista pubblicata su Retro Gamer di questo mese (si apre in una nuova scheda), Heath-Smith afferma:”Il modo in cui avevamo il motore 3D, la grafica e il level design non erano mai stati realizzati prima, quindi le persone sono rimaste sbalordite da quello. In secondo luogo, c’era questo personaggio femminile che rimbalzava sullo schermo, sparando a dinosauri e tigri, e tutto ciò che non avrebbe dovuto girare! Quella era una ricetta per il successo. Non avrebbe mai fallito, ripensandoci adesso.

E come sappiamo, è stato un successo clamoroso. Ha venduto milioni, guadagnato una moltitudine di premi e ha trasformato Lara Croft in un’icona culturale. Un sequel è seguito l’anno successivo, offrendo una grafica migliorata, ambienti più grandi e vari e la possibilità di guidare veicoli.”Ci sono così tante fantastiche location in giro per il mondo. Potresti essere a Venezia […] potremmo avere una motoslitta e una Jeep”, ricorda Heath-Smith.

Ma tutto quel successo è arrivato in un momento costo per il team, che era sottoposto a un’enorme pressione per creare un gioco che fosse all’altezza dell’originale, con abbastanza nuove idee per mantenere fresco il concetto e renderlo pronto per il rilascio l’anno successivo nel 1997. 

“L’inversione di tendenza è stata incredibilmente rapida. La gente voleva che la serie si evolvesse, ma non si rendeva conto di quanto poco tempo avessimo”, spiega Heath-Smith. Le voci annuali sono continuate fino al 2000 con il lancio di Tomb Raider Chronicles prima che la serie facesse il salto su PS2 e lo studio iniziasse a lavorare sullo sfortunato The Angel of Darkness, l’ultimo gioco di Tomb Raider sviluppato da Core Design.

L’intervista completa è presente in Retro Gamer n. 145, ora disponibile nei negozi e tramite Magazines Direct (si apre in una nuova scheda).

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