Apple Pay
I funzionari dell’Unione Europea continuano a controllare Apple per le sue restrizioni sull’antenna NFC utilizzata per Apple Pay, una pratica che la Commissione Europea ha definito anticoncorrenziale.
La Commissione Europea, che sovrintende alle leggi antitrust nell’UE, ha accusato Apple di aver tenuto un comportamento anticoncorrenziale sin dal lancio di Apple Pay nel 2015. I funzionari temono che Apple stia limitando il chip NFC integrato dell’iPhone a Apple Pay rende impossibile per le società di terze parti entrare nel mercato dei pagamenti mobili.
Bloomberg ha appreso che l’UE sta attualmente esplorando altre opzioni di pagamento per i dispositivi mobili, come i codici QR e le tecnologie Bluetooth, come alternative al chip NFC di Apple.
L’UE non è la prima agenzia governativa a contestare la gestione da parte di Apple dell’NFC sul dispositivo. Poco dopo il suo lancio, un gruppo di importanti banche australiane ha tentato di boicottare Apple Pay per negoziare l’accesso all’hardware NFC all’interno dei dispositivi Apple per l’uso da parte di terzi.
L’intera saga è iniziata nel 2019. Quattro anni fa, gli investigatori dell’UE hanno chiesto feedback alle società di pagamento in merito ad Apple Pay. Erano preoccupati che la decisione di Apple di limitare il chip NFC dell’iPhone al solo funzionamento con Apple Pay avrebbe impedito ad altre società di entrare nel mercato dei pagamenti mobili.
Apple Pay non è il servizio di pagamento mobile dominante nell’UE, né Apple detiene la maggior parte delle vendite di smartphone.