A febbraio è stata proposta una serie di patch per ritirare il supporto dell’architettura Intel Itanium (IA-64) dal kernel Linux. Quella rimozione deve ancora avvenire in Linux Git, ma se ne parla ancora e anche gli sviluppatori dello spazio utente sono ansiosi in quanto significherebbe essere in grado di cancellare anche il codice dello spazio utente Itanium.
Le discussioni sull’eliminazione del supporto Intel Itanium dal kernel Linux si sono in qualche modo bloccate, ma sono state riprese oggi. Ciò segue il fatto che il codice del kernel Itanium è rimasto orfano nel 2021, il compilatore GCC ha deprecato IA-64 e, a causa della mancanza di utenti Itanium che eseguono anche nuove versioni del kernel, il codice del kernel può facilmente essere bloccato e passare inosservato per lunghi periodi di tempo.
C’è chiaramente un desiderio da parte dei manutentori del kernel a monte di sbarazzarsi del codice Itanium data la mancanza di utenti e nessuno disposto a impegnarsi a mantenere seriamente il codice IA-64.
Seguendo un thread della mailing list che suggerisce il bootloader GRUB potrebbe cadere supporto IA-64, è stato suggerito che fosse meglio coordinato e seguisse il kernel Linux abbandonando il suo supporto Itanium. Alcuni hanno suggerito prima di sollevare la questione in modo più ampio per confermare che non sono rimasti utenti e sviluppatori attivi preoccupati per il supporto upstream nel kernel Linux e per i relativi progetti open source dello spazio utente per Itanium.
Quindi si spera che accada presto e che gli sviluppatori open source possano iniziare a prendere l’iniziativa degli sviluppatori del kernel Linux e proseguire con l’eliminazione del codice Itanium per ridurre il carico di manutenzione tra i vari progetti con codice specifico dell’architettura per IA-64.