Secondo quanto riferito, alcuni funzionari di Joe Biden hanno cercato di contattare le società di social media per chiedere loro di eliminare i post. Alla luce di ciò, un giudice federale degli Stati Uniti ha impedito a questi funzionari di contattare le società di social media ai sensi del Primo Emendamento.

Secondo un rapporto di The Verge (tramite il Washington Post) alcuni funzionari governativi nel 2017 ha avviato una campagna sistematica per controllare il discorso sui social media. Questo lasso di tempo è di quattro anni prima che Biden diventasse presidente. I procuratori generali repubblicani in Louisiana e Missouri stanno ora facendo causa al presidente Joe Biden, al dottor Anthony Fauci, al CDC, al Department of Homeland Security e al National Institute of Allergy and Infectious Disease.

Giudice Terry A. Doughty ha stabilito che alcuni funzionari del governo federale hanno preso di mira”milioni di messaggi protetti sulla libertà di parola da parte di cittadini americani”e hanno cercato di sopprimerli contattando le società di social media. Secondo quanto riferito, la maggior parte delle obiezioni riguarda le politiche e le origini del Covid-19, le politiche del governo Biden e il laptop di Hunter Biden.

“È abbastanza significativo che ogni esempio o categoria di discorsi soppressi fosse di natura conservatrice”, ha detto Doughty. “Questa soppressione mirata delle idee conservatrici è un perfetto esempio di discriminazione del punto di vista del discorso politico. I cittadini americani hanno il diritto di impegnarsi in un libero dibattito sulle questioni significative che riguardano il Paese.”

I funzionari dell’amministrazione Biden sono accusati di censurare i punti di vista dei conservatori sui social media

Jameel Jaffer, l’esecutivo direttore del Knight First Amendment Institute della Columbia University, ha affermato che il governo non può violare il Primo Emendamento semplicemente contattando i social media e influenzando le loro politiche di moderazione dei contenuti. Ha aggiunto che questa potrebbe essere una”proposta piuttosto radicale”che non è supportata dalla legge.

Anche un anonimo funzionario della Casa Bianca ha reagito alla sentenza, affermando che le piattaforme di social media fanno scelte indipendenti riguardo alle informazioni che presentano. Il funzionario ha osservato che il Dipartimento di Giustizia sta valutando la sentenza per compiere ulteriori passi.

Le società di social media sono sempre state criticate per aver favorito i contenuti di sinistra e censurato i punti di vista conservatori. I cosiddetti Twitter Files rilasciati in seguito all’acquisizione di Elon Musk hanno confermato in larga misura questa ipotesi. I file hanno rivelato che Twitter ha intenzionalmente limitato la visibilità degli account dei repubblicani e degli attivisti di destra. Questa è un’apparente violazione del Primo Emendamento.

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