Non è certo un segreto che l’hardware non sia mai stato il forte di Meta. Il colosso tecnologico americano ha tentato più e più volte di espandere questo particolare aspetto della sua attività con scarso successo.

Tuttavia, alla luce delle realtà portate alla luce dai recenti rapporti sugli utili trimestrali di Meta, l’azienda è stata costretta a mettere in comune i suoi sforzi e prendere una serie di decisioni sgradevoli per tagliare i costi.

Dopo il licenziamento di massa avvenuto all’inizio della settimana, i prossimi sul tagliere sono alcuni dei progetti hardware meno popolari di Meta. Secondo un recente articolo di Reuters, l’azienda staccherà la spina su Portal, la sua linea di display intelligenti e”rilasserà il lavoro sui progetti di smartwatch”.

Reuters cita una serie di ragioni alla base delle decisioni, prima fra tutte la riduzione delle entrate pubblicitarie e l’enfasi sulle tecnologie metaverse. Per chi non lo sapesse, quest’ultimo si riferisce ai prodotti VR/AR di Meta.

È interessante notare che la divisione Reality Labs, la filiale di Meta specializzata in realtà aumentata e virtuale, ha operato in perdita sin dal suo inizio ed è improbabile che produca profitti significativi nei prossimi anni.

Tuttavia, Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha insistito sul fatto che il”metaverso”è il punto centrale della strategia a lungo termine dell’azienda. Quindi, Meta continua a produrre hardware orientato alla VR/AR, nonostante la mancanza di incentivi finanziari al momento.

Proprio il mese scorso, la società ha presentato il”Project Cambria”o, come è ora noto, Meta Quest Pro. Quest’ultimo è un visore a realtà mista con un prezzo sorprendente di $ 1.500.

Dato che anche molti giganti della tecnologia americana, tra cui Apple e Google, sono pronti a entrare nella mischia con i propri visori VR/AR, la strategia a lungo termine di Meta potrebbe non essere così oltraggiosa. Tuttavia, quasi nessuno sarebbe sorpreso se alla fine non fosse Meta a rendere mainstream il”metaverso”.

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