Reuters ha riferito che l’India mira a imporre nuove norme di sicurezza che richiederebbero lo screening di importanti aggiornamenti del sistema operativo e obbligheranno i produttori di smartphone a consentire la rimozione delle app preinstallate. Le nuove regole potrebbero applicarsi anche alla gamma di dispositivi Samsung, dato che l’azienda preinstalla applicazioni proprietarie sui suoi telefoni e tablet.
C’è un’alta possibilità che il lancio di timeline per smartphone in India, il secondo al mondo più grande mercato di smartphone, potrebbe essere ritardato a causa dell’attuazione di regolamenti che devono ancora essere resi noti. Se questa situazione si verificherà, si rivelerà svantaggiosa per le prospettive commerciali di Samsung, Xiaomi e Apple poiché le applicazioni preinstallate potrebbero diventare meno diffuse.
L’India sta rimuginando sulle normative relative alla sorveglianza e all’abuso dei dati degli utenti
Un verbale di assemblea riservato del Ministero indiano della tecnologia dell’informazione, esaminato da Reuters l’8 febbraio 2023, ha riportato che la maggior parte degli smartphone utilizzati in India contiene applicazioni/bloatware preinstallati, che sollevano preoccupazioni significative associate con la privacy e la sicurezza delle informazioni. I partecipanti alla riunione includevano delegati di Xiaomi, Samsung, Apple e Vivo.
Il ministero dell’IT indiano sta prendendo in considerazione potenziali normative per la preoccupazione per lo spionaggio e la cattiva gestione dei dati dei consumatori. Lo ha rivelato un alto funzionario governativo, che ha informato Reuters in forma anonima. “Le app preinstallate possono essere un punto debole per la sicurezza e vogliamo assicurarci che nessuna nazione straniera, inclusa la Cina, lo sfrutti. È una questione di sicurezza nazionale”, ha affermato il funzionario.
Ironia della sorte, Samsung consente la disinstallazione della maggior parte delle app precaricate dell’azienda in Cina, quindi questo non è un terreno nuovo per il colosso coreano. Il ministro di Stato indiano per la tecnologia dell’informazione, Rajeev Chandrasekhar, tuttavia, ha confutato l’affermazione, etichettandola come”completamente sbagliata”. Ha chiarito che non sono in corso test di sicurezza o repressioni, solo consultazioni in corso con l’industria. Il ministro non ha fornito ulteriori informazioni in merito.
In particolare, la maggior parte degli smartphone ora viene fornita precaricata con app che non possono essere rimosse. Il governo indiano sta valutando la necessità di test obbligatori di tutti i principali aggiornamenti del sistema operativo prima che vengano rilasciati ai consumatori, secondo Reuters. Questa politica richiederebbe ai produttori di smartphone di offrire un’opzione di disinstallazione e i nuovi modelli devono essere verificati per verificarne la conformità tramite valutazione in un laboratorio autorizzato dal Bureau of Indian Standards, che potrebbe aumentare il tempo necessario ai telefoni Samsung (e altri) per raggiungere la vendita al dettaglio. scaffali.