La nuova architettura CMOS prevede l’uso della tecnica di stacking proprietaria di Sony che posiziona fotodiodi (che convertono la luce in corrente elettrica) e pixel transistor su substrati separati impilati uno sopra l’altro. L’attuale architettura colloca i fotodiodi ei pixel transistor fianco a fianco sullo stesso substrato. Con la tecnologia di stacking di Sony, è possibile ottimizzare gli strati di fotodiodo e pixel transistor.
Un cartellone pubblicitario a Hong Kong promuove il prossimo telefono di punta di Sony
Il risultato finale è un ampliamento della gamma dinamica che si traduce in maggiori dettagli sulle fotografie e ulteriore contrasto tra colori chiari e scuri. Inoltre, questa nuova tecnologia consente a Sony di aumentare le dimensioni dei transistor dell’amplificatore, il che si traduce in meno rumore nelle fotografie scattate di notte o in luoghi bui. Il suddetto cartellone pubblicitario non solo suggerisce la capacità dell’Xperia 1 V di scattare foto di alta qualità in tutte le condizioni di illuminazione, ma il cartello dice anche in cinese”Sensore a basso rumore di nuova generazione”.
All’epoca in cui Sony lo annunciava nuova architettura CMOS, la società ha scritto:”La gamma dinamica ampliata e la riduzione del rumore disponibili da questa nuova tecnologia eviteranno la sottoesposizione e la sovraesposizione in ambienti con una combinazione di illuminazione intensa e scarsa (ad esempio, impostazioni retroilluminate) e consentiranno alta qualità, bassa immagini disturbate anche in condizioni di scarsa illuminazione (ad esempio, al chiuso, di notte). Sony contribuirà alla realizzazione di immagini di qualità sempre più elevata come le fotografie degli smartphone con la sua tecnologia 2-Layer Transistor Pixel.”
Rendering del Sony Xperia 1 V che sarà svelato giovedì prossimo
Si dice che realizzare questi sensori sia un processo molto difficile che richiede estrema precisione e una temperatura di incollaggio molto più alta di quella utilizzata nella produzione degli attuali sensori CMOS. Sony detiene la più grande quota di mercato tra i fornitori di sensori di immagine per i produttori di smartphone grazie alla sua linea IMX.
La nuova architettura CMOS a doppio strato di Sony
Secondo quanto riferito, Sony ha realizzato alcuni altre modifiche all’array della fotocamera posteriore sulla sua nuova ammiraglia, inclusa la rimozione del sensore Time of Flight. Invece di fare affidamento sul sensore ToF per misurare la profondità, l’Xperia 1 V utilizzerà presumibilmente la tecnologia di tracciamento della messa a fuoco AI.
Si dice che il nuovo telefono sia alimentato dal processore applicativo Snapdragon 8 Gen 2. Una delle fotocamere posteriori dovrebbe essere supportata dal nuovo sensore di immagine da un pollice IMX989 di Sony e potremmo vedere che il dispositivo è dotato di una teleobiettivo periscopio con zoom variabile. Con 12 GB di RAM che si dice siano inclusi, potremmo vedere le solite configurazioni da 256 GB e 512 GB offerte. È possibile una variante con 16 GB di RAM e 1 TB di spazio di archiviazione.