Durante un recente viaggio nei laboratori Intel in Israele, Gregory M. Bryant, vicepresidente esecutivo e GM del Client Computing Group di Intel, ha scattato alcune foto e le ha poi condivise su Twitter. Secondo Anandtech, uno dei tweet (che è stato successivamente cancellato) sembra mostrare un poster sulla parete dell’ufficio con informazioni sul Protocollo Thunderbolt 5.
Il poster dice che Intel è presa di mira”80G PHY Technology”, che implica una connessione a 80 Gbps, che sarebbe il doppio della larghezza di banda dell’attuale Thunderbolt 4 e Connessioni USB 4. Il poster dice anche”USB 80G è mirato a supportare l’ecosistema USB-C esistente”, il che implica fortemente che Thunderbolt 5, come i suoi predecessori, utilizzerà un connettore USB-C.
In primo luogo rilasciato nel 2011, Thunderbolt è lo standard di connessione ad alta velocità di Intel. Lo standard è attualmente su Thunderbolt 4, sebbene offrisse gli stessi 40 Gbps di larghezza di banda e set di funzionalità in Thunderbolt 3. Raddoppiando la larghezza di banda a 80 Gbps, Thunderbolt 5 potrebbe potenzialmente offrire frequenze di aggiornamento più elevate per i monitor 4K e 8K, che ora supporta rispettivamente fino a 120 e 60 Hz.
Per ottenere la maggiore larghezza di banda su Thunderbolt 5, sembra che il protocollo utilizzerà la modulazione PAM-3, che è un approccio non comune. Finora, in protocolli come USB, PCIe, ecc., abbiamo visto implementazioni non-return-to-zero (NRZ) e PAM-4 (Pulse Amplitude Modulation). I segnali NRZ sono binari, cioè solo 0 e 1, mentre i segnali PAM-4 sono rappresentati in formati a due bit, che sono combinazioni di 0 e 1 (ad esempio 01, 11, 11, 00). Per una spiegazione più dettagliata, consulta questo blog.
(Image credit: Samtec)
Il romanzo PAM-3 usa gli stati-1, 0 e +1. Questo approccio si trova proprio tra NRZ e PAM-4, ma consente l’implementazione di questa tecnica di segnalazione di essere molto più semplice di PAM-4 pur mantenendo un’elevata larghezza di banda. Con PAM-3, l’implementazione dovrebbe essere più semplice e molto più efficiente, portando Intel a definirlo un”nuovo approccio PAM-3″.
La diapositiva trapelata rileva anche che”…N6 test-chip focalizzato sulla nuova tecnologia PHY sta lavorando… mostrando risultati promettenti”. Anche se non possiamo vedere la diapositiva completa, significa che il Thunderbolt 5 PHY (livello fisico) sta già funzionando nei fab e sta producendo i risultati desiderati. Poiché sappiamo che N6 è il nodo di produzione a 6 nm di TSMC, possiamo presumere che Intel abbia sfruttato le fonderie di TSMC per produrre chip di test Thunderbolt 5.