Ti piace mantenere le tue istantanee e persino le registrazioni video ordinatamente organizzate e raggruppate per soggetto o posizione? Allora devi conoscere il potente e incredibilmente utile raggruppamento dei volti strumento integrato nel popolarissimo servizio Google Foto.

Come suggerisce il nome, questo si basa sulla tecnologia di riconoscimento facciale, aggiungendo automaticamente un’etichetta (creata in precedenza) a un’immagine rilevata come raffigurante uno dei tuoi amici intimi o familiari o consentendoti di farlo manualmente quando l’app non è del tutto sicura della presenza di una persona in una fotografia.

Ma cosa succede se qualcuno ti volta le spalle in un’immagine (o una dozzina) salvata nel tuo Google Conto foto? Probabilmente ti aspetteresti, beh, che non accada nulla, e sebbene ciò possa essere stato vero fino a poco tempo fa, sembra che Big G abbia in qualche modo migliorato le capacità di riconoscimento facciale dell’app e sostanzialmente le abbia ampliate per coprire anche la parte posteriore della testa. Il nuovo trucco di riconoscimento facciale (non) non funziona perfettamente il 100% delle volte, ma sembra comunque che potrebbe risparmiare un po’di seccature ad alcuni utenti nel tentativo di mantenere raggruppate tutte le foto artistiche dei propri cari. Naturalmente, Google è ben consapevole del fatto che la funzionalità estesa può essere errata nelle sue scansioni, consentendoti di aggiungere manualmente le etichette dei volti alle foto riconosciute in questo modo (relativamente) nuovo piuttosto che farlo automaticamente per evitare possibili errori. anche se a prima vista potrebbe sembrare così), lo strumento di raggruppamento dei volti di Google Foto molto probabilmente associa immagini simili che mostrano la stessa persona di fronte e di dietro. Questa non è sicuramente scienza missilistica o la capacità di apprendimento automatico più avanzata del gigante della ricerca di un miglio, ma crea un risultato finale innegabilmente interessante.

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